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Una data fondamentale


Nel nostro esame siamo quindi giunti all’anno della distruzione di Gerusalemme: l’anno 3420 dalla creazione di Adamo. Com’è stato accennato, si tratta di una data importantissima. Perché? Perché è una data fondamentale. Dai più accurati dati storici noi sappiamo che la distruzione di Gerusalemme avvenne nel 587 a. E. V.. È da questo punto che possiamo risalire a ritroso e conteggiare gli anni con il sistema “avanti Era Volgare” o “avanti Cristo” (finora li abbiamo conteggiati dalla creazione di Adamo).

   Prima di fare i nostri calcoli, è bene chiarire con precisione perché additiamo l’anno 587 a. E. V. e non l’anno 586 come anno della distruzione di Gerusalemme. Alcuni studiosi, infatti, preferiscono la data del 586 a. E. V.. Va detto che questi storici non optano per il 586 non perché ci sia ambiguità nelle fonti storiche extrabibliche: gli storici sono concordi sul 587. Il fatto è che quegli storici che scelgono il 586 lo fanno perché la Bibbia sembra datare la distruzione di Gerusalemme a volte nell’anno 18° di Nabucodonor e a volte nell’anno 19°. Vediamo.

Deportazione di Ioiachin

“Ioiachin, re di Giuda, si presentò al re di Babilonia con sua madre, i suoi servi, i suoi capi e i suoi eunuchi. E il re di Babilonia lo fece prigioniero, l’ottavo anno del suo regno”

2Re 24:12

Distruzione di Gerusalemme

“Il settimo giorno del quinto mese – era il diciannovesimo anno di Nabucodonosor, re di Babilonia – Nebuzaradan, capitano della guardia del corpo, funzionario del re di Babilonia, giunse a Gerusalemme”

2Re 25:8

“Il decimo giorno del quinto mese – era il diciannovesimo anno di Nabucodonosor, re di Babilonia – Nebuzaradan, capitano della guardia del corpo, al servizio del re di Babilonia, giunse a Gerusalemme”

Geremia 52:12

Deportazione

“Questo è il popolo che Nabucodonosor condusse in esilio: il settimo anno

Geremia 52:28

Distruzione

Diciottesimo anno (come conseguenza aritmetica)

Geremia 52

   La differenza è di un anno. La cronaca di Babilonia (BM 21946) concorda con Geremia 52:28, confermando che la cattura del re ebreo Ioiachin avvenne nel settimo anno del re babilonese Nabucodonosor.

   Il re babilonese Nabucodonosor II, di cui stiamo parlando, regnò per 43 anni, dal 605 al 562 a. E. V., anno in cui morì. Se andiamo a ritroso (poiché a. E. V. gli anni vanno all’indietro), possiamo stabilire storicamente l’anno della istruzione di Gerusalemme:

Regno di

Nabucodonosor

597

596

Anno

a. E.V.

10°

595

*

605

11°

594

604

12°

593

603

13°

592

602

14°

591

601

15°

590

600

16°

589

599

17°

588

598

18°

587

*Anno di ascesa al trono

 

Di conseguenza, la distruzione di Gerusalemme va datata nel 587. Infatti, poiché gli anni a. E. V. vanno all’indietro, abbiamo:

Anno a. E. V.

Regno di Nabucodonosor

 

587

diciottesimo anno

Computo babilonese

diciannovesimo anno

Computo ebraico

   Storicamente – come conferma la stessa cronaca di Babilonia – l’anno corretto è dunque il 587 a. E. V.. Rimane da spiegare come mai nello stesso libro di Geremia si abbia in 52:12 “diciannovesimo anno” e in 52:29 “diciottesimo anno”. Contraddizione? No. Si notino le parole che chiudono il cap. 51 di Ger: “Fin qui, le parole di Geremia” (versetto 64). Questa chiusa del cap. 51 fa presupporre che il cap. 52 (l’ultimo di Ger) sia stato scritto da qualcuno diverso da Geremia. La spiegazione corretta viene data dallo studioso A. Pieters: “Questa differenza si spiega perfettamente se presumiamo che la sezione in questione [Geremia 52] sia sta aggiunta alle profezie di Geremia da qualcuno che viveva a Babilonia e poteva accedere a un documento o registro ove la data naturalmente era segnata secondo il computo babilonese” (The Third Year of Jehoiakim in From the Pyramids to Paul, New York, T. Nelson & Sons, 1935, pag. 186). Occorre qui sapere che i babilonesi (come poi i persiani), adottavano il sistema dell’anno di ascesa al trono. In pratica, significa che l’anno di ascesa al trono di un re era chiamato “anno di ascesa al trono” e l’anno seguente (a decorrere dal 1° nissàn) era conteggiato come 1° anno di regno. Il Regno di Giuda seguiva invece il sistema dell’anno di non-ascesa: l’anno in cui il re iniziava a regnare era il primo. Ora, si noti il modo in cui l’autore di Ger 52 fa riferimento all’anno di regno di Evil-Merodac in cui Ioiachin fu liberato dalla prigionia: “Evil-Merodac, re di Babilonia, l’anno stesso che cominciò a regnare, fece grazia a Ioiachin” (52:31). Si noti bene: “L’anno stesso che cominciò a regnare”. Non dice ‘nel primo anno del suo regno’. Nella traduzione si nota poco, ma il testo ebraico ha letteralmente: “Nell’anno del suo regno” (בִּשְׁנַת מַלְכֻתֹו, bishnàt malcutò), espressione tipica, tecnicamente corretta (attestata in tutti i documenti babilonesi), per indicare con il sistema babilonese l’anno di ascesa al trono del monarca. Con il sistema babilonese l’anno 587 a. E. V. era il 18° del regno di Nabucodonosor. Con il sistema ebraico (che conteggiava come 1° anno di regno quello di ascesa al trono) era il 19°. In Ger 52:12 lo scrittore (che era pur sempre ebreo) parla di “diciannovesimo anno” aderendo al computo giudaico (come fa lo scrittore ebreo di 2Re), ma menziona il “settimo anno” secondo il sistema babilonese.

 È dunque certo: l’anno 3420 dalla creazione di Adamo corrisponde al 587 a. E. V.., anno della distruzione di Gerusalemme.

 Il direttivo americano dei Testimoni di Geova, unici al mondo, si è fissato – contro tutte le evidenze storiche – con l’anno 607 a. E. V. per la distruzione di Gerusalemme. Questo chiodo fisso è dovuto alla loro ostinazione nel voler far quadrare a tutti i costi non le profezie bibliche, ma la loro interpretazione delle profezie. Al riguardo si veda l’Excursus intitolato Il 607 a. E. V. secondo la Watchtower, in questa stessa categoria.

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