ALFABETO EBRAICO BIBLICO - LA DECIMA LETTERA
Il segno più piccolo dell’alfabeto ebraico è י yod (rappresentato come un apostrofo) e corrisponde al numero 10.
Come le consonanti א (aleph), ה (he) e ו (waw) che abbiamo già studiato, anche י (yod) può comportarsi da mater lectionis (cioè madre di lettura) per trascrivere alcuni segni vocalici; in tal caso rappresenta la vocale i.
La yod è la prima delle quattro consonanti che formano il tetragramma יהוה (YHWH), ovvero il nome di Jahvè, secondo il racconto del roveto ardente, riportato nel libro dell’Esodo (cfr. 3,1-15)1.
Iniziano con la yod anche i quattro nomi con i quali viene indicato il popolo ebraico:
1. Giacobbe: יַעֲקֹב (Yaʿaqov o più comunemente Yaʿaqob). Il nome significa “egli afferra il calcagno”. Giacobbe nel momento della nascita teneva il calcagno del fratello gemello Esaù (cfr. Gen 25, 24-26). Si tratta di un segno che anticipa la supremazia di Giacobbe su Esaù, fino a strappargli la primogenitura. In tal senso, secondo una diversa etimologia, Giacobbe potrebbe significare anche “egli soppianta” (il fratello).
2. Israele: יִשְׂרָאֵל (Yisra’el). Giacobbe venne chiamato Israele dopo aver lottato con l’angelo. Israele significa “Dio combatte” (cfr. Gen 32,23-33). Israele oggi è un nome di genere femminile.
3. Giuda: יְהוּדָה (Yehudah). Il nome significa “lodato”. Infatti, una volta generato, la madre Lia disse: “questa volta loderò il Signore”, e per questo lo chiamò Giuda (cfr. Gen 29,35).
4. Iesurun: יְשֻׁרוּן (Yeshurun). Si tratta di un nome dall’etimologia incerta, dal tratto poetico, attribuito al popolo d’Israele, come si legge in Dt 32,15; 33,5.26; Is 44,2.
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