La Decima


Molte volte tu sentirai la gente predicare Malachia 3:8-12 che dice:

“Può un uomo frodare Dio? Eppure voi mi frodate e andate dicendo: «Come ti abbiamo frodato?». Nelle decime e nelle primizie. Siete già stati colpiti dalla maledizione e andate ancora frodandomi, voi, la nazione tutta! Portate le decime intere nel tesoro del tempio, perché ci sia cibo nella mia casa; poi mettetemi pure alla prova in questo, - dice il Signore degli eserciti - se io non vi aprirò le cateratte del cielo e non riverserò su di voi benedizioni sovrabbondanti. Terrò indietro gli insetti divoratori perché non vi distruggano i frutti della terra e la vite non sia sterile nel campo, dice il Signore degli eserciti. Felici vi diranno tutte le genti, perché sarete una terra di delizie, dice il Signore degli eserciti.”

Molti usano questi versetti dicendo che se la gente non porta “le decime e le primizie” alla casa di Dio (in altre parole la chiesa che frequenti ) è un peccato e frena la gente dalle loro “benedizioni”. L'uso di questo il passaggio sopra citato, insieme ad altri passaggi del Vecchio Testamento, è stato utilizzato per sostenere l'applicazione della decima che era in vigore durante la legge Mosaica, ha causato dei grandi problemi perché la legge della decima era valida e fu scritta per il Vecchio Testamento. Il Vecchio Testamento è meraviglioso e fa' parte delle Sante Scritture che Dio ha inspirato. Come Paolo dice in Romani 15:3-4

“Cristo infatti non cercò di piacere a se stesso, ma come sta scritto: gli insulti di coloro che ti insultano sono caduti sopra di me. Ora, tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché in virtù della perseveranza e della consolazione che ci vengono dalle Scritture teniamo viva la nostra speranza.”

Tutto quello che è scritto nelle Scritture è stato scritto per la nostra istruzione. Possiamo imparare nel leggere Deuteronomio. Possiamo imparare nel leggere Malachia o altri libri del Vecchio Testamento. Comunque, benché tutto fu scritto per la nostra istruzione, no tutto quello che è scritto è per la nostra applicazione. Il Vecchio Testamento è indirizzato ai Giudei che vivevano sotto la legge Mosaica. Gesù Cristo non era ancora arrivato. Il prezzo di riscatto per i nostri peccati era ancora stato pagato. Il Santo Sacerdote non era ancora arrivato. Come dice Paolo in Galati 3:23-26

“Prima però che venisse la fede, noi eravamo rinchiusi sotto la custodia della legge in attesa della fede che doveva essere rivelata. Così la legge è per noi come un pedagogo che ci ha condotto a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede. Ma appena è giunta la fede, noi non siamo più sotto un pedagogo. Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù”

C'era un periodo prima del sacrificio e della resurrezione del nostro Signore. Questo era il periodo della legge. E c'è un periodo dopo il sacrificio e la risurrezione del Signore. Questo è il periodo in cui viviamo oggi. C'è una grande differenza fra i due periodi, per la semplice ragione che quello che era valido nel primo periodo, la legge, non è più valido nel secondo periodo – grazia e diventando bambini di Dio attraverso la fede in Gesù Cristo – non era disponibile nel primo periodo. Possiamo imparare cosa era valido nel primo periodo? Certamente noi possiamo. Essa si applica a noi? No necessariamente. Puoi leggere i Salmi ed i Proverbi e ricevere guida per la tua vita attuale. È l'eterna saggezza di Dio che passa attraversa i tempi. Dall'atra parte, tu puoi andare ad un passaggio di una legge specifica, come quella della decima, o altri passaggi del sacrificio dei buoi o le celebrazioni che essi avevano in Israele. Benché tu possa imparare da questi passaggi, essi non sono direttamente applicabili a noi. Lo stesso è valido per tutto ciò che è riferito alla legge Mosaica, per la semplice ragione che la legge fu abolita con il sacrificio di Cristo. È come leggere il codice delle leggi che non sono più valide. Tu puoi imparare da esse ma non sono da applicare, perché esse sono obsoleto. Come Colossesi 2:13-14 dice:

“Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati e per l'incirconcisione della vostra carne, perdonandoci tutti i peccati, annullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli. Egli lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce;”

e di nuovo Efesini 2: 14-15
“Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l'inimicizia, annullando per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace”

Ora se la legge è abolita, andremo ad applicarla di nuovo? Noi possiamo imparare da essa, ma non è più una legge per la nostra applicazione Essa è abolita! E la decima fa' parte anche di questa legge. Decimare è una parola che è stata spesso usata nei libri della legge come il libro dei Levitici, Numeri e Deuteronomio. Qui ci sono alcune referenze:

Levitico 27:30-34
“Ogni decima della terra, cioè delle granaglie del suolo, dei frutti degli alberi, appartiene al Signore; è cosa consacrata al Signore. Se uno vuole riscattare una parte della sua decima, vi aggiungerà il quinto. Ogni decima del bestiame grosso o minuto, e cioè il decimo capo di quanto passa sotto la verga del pastore, sarà consacrata al Signore. Non si farà cernita fra animale buono e cattivo, né si f faranno sostituzioni; né si sostituisce un animale all'altro, tutti e due saranno cosa sacra; non si potranno riscattare. Questi sono i comandi che il Signore diede a Mosè per gli Israeliti, sul monte Sinai.”

Da notare negli ultimi versi che la decima faceva parte dei comandamenti, una parte della legge che Dio diede a Mosè per i figli d'Israele sul monte Sinai. Questa legge era stata abolita dal sacrificio di Cristo.

 La decima, facendo parte della legge, non era stata data per un'applicazione generale, ma solamente per i figli d'Israele, fino alla sua cancellazione dal sacrificio e resurrezione del nostro Signore Gesù Cristo. Qui ci sono altri passaggi riguardo la decima:

Numeri 18:20-32
“Il Signore disse ad Aronne: «Tu non avrai alcun possesso nel loro paese e non ci sarà parte per te in mezzo a loro; io sono la tua parte e il tuo possesso in mezzo agli Israeliti. Ai figli di Levi io dò in possesso tutte le decime in Israele per il servizio che fanno, il servizio della tenda del convegno. Gli Israeliti non si accosteranno più alla tenda del convegno per non caricarsi di un peccato che li farebbe morire. Ma il servizio nella tenda del convegno lo faranno soltanto i leviti; essi porteranno il peso della loro responsabilità; sarà una legge perenne, di generazione in generazione; non possiederanno nulla tra gli Israeliti; poiché io dò in possesso ai leviti le decime che gli Israeliti presenteranno al Signore come offerta fatta con il rito di elevazione; per questo dico di loro: Non possiederanno nulla tra gli Israeliti». Il Signore disse a Mosè: «Parlerai inoltre ai leviti e dirai loro: Quando riceverete dagli Israeliti le decime che io vi dò per conto loro in vostro possesso, ne preleverete un'offerta secondo la rituale elevazione da fare al Signore: una decima della decima; l'offerta che avrete prelevata vi sarà calcolata come il grano che viene dall'aia e come il mosto che esce dal torchio. Così anche voi preleverete un'offerta per il Signore da tutte le decime che riceverete dagli Israeliti e darete al sacerdote Aronne l'offerta che avrete prelevato per il Signore. Da tutte le cose che vi saranno concesse preleverete tutte le offerte per il Signore; di tutto ciò che vi sarà di meglio preleverete quel tanto che è da consacrare. Dirai loro: Quando ne avrete prelevato il meglio, quel che rimane sarà calcolato come il provento dell'aia e come il provento del torchio. Lo potrete mangiare in qualunque luogo, voi e le vostre famiglie, perché è il vostro salario in cambio del vostro servizio nella tenda del convegno. Così non sarete rei di alcun peccato, perché ne avrete messa da parte l a parte migliore; non profanerete le cose sante degli Israeliti; così non morirete».”

Il passaggio di Levitico letto precedentemente tratta con i comandamenti ai figli d'Israele di decimare. Dove queste decime dovrebbero andare e per quale scopo? La risposta ci è data dal soprastante passaggio di Numeri nel verso 21:

Numeri 18: 21
“Ai figli di Levi io dò in possesso tutte le decime in Israele per il servizio che fanno, il servizio della tenda del convegno.”

La decima andava ai figli di Levi, i Leviti, che decidevano il prete per la tribù d'Israele, il dodicesimo di esso. Essa era la loro ricompensa per il servizio nella tenda del convegno e dopo del tempio. Numeri 18:31 dice chiaramente “perché è il vostro salario in cambio del vostro servizio nella tenda del convegno.” Esso era considerato da loro come “quel che rimane sarà calcolato come il provento dell'aia e come il provento del torchio” (Numeri 18:30). In fatti i Leviti dovevano dare la loro decima da esso. Questo era stato dato ad Aronne e doveva essere l'offerta prelevata al Signore. Molti prendono questo passaggio e erroneamente lo applicano nel periodo del Nuovo Testamento, nei nostri tempi, dicendo che dovremmo continuare a dare la decima per pagare il salario dei preti, pastori ed il clero in generale. Ma questo punto di vista non può corretto nel Nuovo Testamento poiché non ci sono classi speciali di clericali e preti. Come Pietro e Giovanni ci dicono, i credenti nel Signore Gesù Cristo:

1 Pietro 2:5
“anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo.”

1 Pietro 2:9
“Ma voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di lui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce;”

Apocalisse 1:5-6
“e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra, che ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.”

Ed anche come il Signore dice quando parlò ai suoi discepoli:

Matteo 23: 8-12
“Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. E non fatevi chiamare "maestri", perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo. Il più grande tra voi sia vostro servo; chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato.”

Questi passaggi non si riferiscono ad una classe speciale di gente ma a tutti i credenti. Tutti i credenti sono stati fatti sacerdoti dal Signore Gesù Cristo al Suo Dio e Padre. Ciò vuol dire che non dovremmo finanziare i credenti che viaggiano di città in città per stabilire nuove chiese e servendo il Signore come missionari? Questo non vuol dire ciò e lo vedremo dopo in questo studio. Quello che significa è che il sopporto e i doni nel Nuovo Testamento non sono più regolati dalla legge della decima. Invece ci sono nuovi principi al posto loro nel Nuovo Testamento, i doni ed il dare che noi vedremo nell'andare avanti in questo studio. Questa parte dello studio è focalizzata su quello che la Bibbia NON ci dice riguardo il dare - anche se la gente dice il contrario. Nell'andare avanti, ci concentreremo su ciò che la Bibbia ci dice.

Ritornando alla decima; il soprastante era – la decima dei Leviti - la sola decima? Sembra che non era così, come in Deuteronomio 14: 22-29 vediamo di nuovo che la decima è menzionata ma in un altro contesto e sembra anche per un altro scopo. Come leggiamo in questo passaggio, ogni anno gli Israeliti dovevano prendere “la decima del tuo frumento, del tuo mosto, del tuo olio e i primi parti del tuo bestiame grosso e minuto” (Deuteronomio 14:23) andrai al luogo che il Signore tuo Dio avrà scelto (Deuteronomio 14:25) “Mangerai davanti al Signore tuo Dio, e gioirai tu e la tua famiglia” (Deuteronomio 14:26). Ma se il cammino è troppo lungo essi potevano vendere diversi oggetti, prendere il denaro “lo impiegherai per comprarti quanto tu desideri: bestiame grosso o minuto, vino, bevande inebrianti o qualunque cosa di tuo gusto” (Deuteronomio 14:26). Questo sembra che sia una decima festiva. La gente prenderebbe la decima ed usarla per mangiare e bere davanti al Signore nel luogo che egli sceglierebbe. Da notare che questa decima è usata dallo stesso popolo. Questo è differente da quello che abbiamo letto in Levitico e Numeri precedentemente, quando la decima andava ai Leviti. Essa è quindi una decima differente. In fatti, ogni tre anni la decima era usata differentemente: alla fine dell'anno questa decima era da essere raccolta “e il levita, che non ha parte né eredità con te, l'orfano e la vedova che saranno entro le tue città, verranno, mangeranno e si sazieranno, perché il Signore tuo Dio ti benedica in ogni lavoro a cui avrai messo mano” (Deuteronomio14:29). Ed in più ogni sette anni la terra doveva avere un Sabato in cui non si doveva né seminare, né raccogliere dal proprietario della terra (Levitico 25:1-5) ma la gente aveva il privilegio di mangiare qualunque cosa la terra dava da se stessa (Levitico 25: 6-7) come pure dalla grande abbondanza del sesto anno che Dio aveva promesso di dare (Levitico 25:20-22).

Conclusione

Andiamo a riassumere quello che abbiamo imparato fino ad adesso. Come abbiamo visto, la decima faceva parte della legge del Vecchio Testamento, parte delle ordinanze che Dio diede ai figli D'Israele attraverso Mosè. Decimare faceva parte della legge come anche sacrificare animali, tutto faceva parte della stessa categoria, e tante altre regole che la legge dettava. Più avanti abbiamo visto che nel Nuovo Testamento mette enfaticamente chiaro che la legge con le sue ordinanze era stata abolita con il sacrificio di Gesù Cristo. Oggi, a causa di ciò, noi non dobbiamo più sacrificare animali. Se qualcuno chiede perché non facciamo più cosi, noi rispondiamo correttamente “Perché questa fa' parte della legge Mosaica e questa legge non è più valida. Gesù Cristo, attraverso il sacrificio sulla croce, abolì nella Sua carne l'inimicizia, la legge dei comandamenti contenuta nelle ordinanze. Noi non siamo più sotto la legge”. 
La stessa ragione per cui noi non sacrifichiamo più animali è anche vero per decimare. Decimare era, con il sacrificio degli animali come anche altre ordinanze, parte della legge Mosaica. Qualunque cosa che è valida per uno è anche valida per gli altri. La legge Mosaica perse il suo effetto circa 2000 anni fa', con il sacrificio di Cristo. Insieme con esso il sacrificio degli animali, decimare e le altre ordinanze della legge diventò senza effetto! Noi possiamo imparare da loro, ma non sono per una diretta applicazione. È quindi la decima un concetto biblico? Sì essa lo è. Essa è biblica perché è nella Bibbia. Però, è la decima rilevante e valida per i Cristiani? Qui la riposta è no! Quello che è per la nostra diretta applicazione riguardo il dare è scritto nel Nuovo Testamento. E quello che noi vediamo lì non è decimare e decimanti ma dare con un cuore allegro, secondo le abilità di ciascuno. Allora prendiamo una svolta e facciamo cosi.



La parola “decima” deriva dal latino decimus e significa “un decimo”. Storicamente, troviamo questa pratica di prendere parte del raccolto, del reddito o del bottino tra i Fenici, i Cartaginesi e altri popoli dell'antichità. Gli egiziani dovettero addirittura cedere fino al 20% dei loro raccolti al faraone durante i sette anni di abbondanza precedenti i sette anni di carestia annunciati da Giuseppe ( Genesi 41,34 ; 47,24-26).

Decima sotto la legge di Mosè La sua destinazione

Nella legge data a Mosè, la decima era intimamente legata al servizio dei leviti. Se Aaronne e la sua discendenza fossero stati messi a parte per il servizio del sacerdozio, una famiglia non avrebbe potuto occuparsi di tutto ciò che questo ufficio comportava. Tutti i primogeniti del popolo d'Israele, che in Egitto erano stati risparmiati dal giudizio di Dio grazie al sangue dell'Agnello ( Esodo 12,12-13 ), avrebbero potuto compiere il servizio del tabernacolo poiché erano proprietà del Signore ( Esodo 13.1-2 ). Invece di affidare loro questo servizio, Dio prese al loro posto i discendenti di Levi ( Numeri 3,5-13 , 45 ; 8,16-18; 18,6-7) a motivo del loro impegno nei suoi confronti (Esodo 32.26-29 ). La loro azione era a favore del popolo, e vi dedicava tutto il suo tempo, sotto la responsabilità di Aronne e dei suoi figli ( Numeri 18,22-23 ). In cambio del loro servizio nella tenda di convegno, i leviti ricevevano le decime.

La sua funzione

La decima era in un certo senso una tassa 1 . Durante il passaggio alla terra di Canaan, la tribù di Levi non ricevette alcuna eredità, perché il Signore era la loro eredità ( Numeri 18,20-24 ; Deuteronomio 10,8-9 ; Giosuè 13,14 ). Sono stati chiamati a vivere di fede confidando in Dio. Il loro reddito dipendeva interamente dalla risposta del popolo all'ordine stabilito da Dio per ogni israelita: offrire all'Eterno la decima del suo raccolto dei prodotti della terra, il primogenito del suo bestiame, nonché alcune parti delle offerte e sacrifici  .

La sua origine

Gli israeliti dovevano ricordare che il vero donatore era Dio stesso ( Deuteronomio 8,7-11 ).

L'ordine delle cose

I figli d'Israele diedero la decima al Signore (Num 18 ), il quale, a sua volta, diede ai Leviti, suoi servi, i beni portati al tabernacolo. In questo modo il levita non era in debito con suo fratello, ma solo con Dio, e il popolo non poteva usare la sua liberalità per intromettersi nel servizio dei leviti o tenerli in ostaggio con ciò che era loro considerato un reddito.

Il modo per darlo

Il libro del Levitico sottolinea in modo particolare la gioia del dare e la solidarietà mostrata attraverso la decima ( Levitico 27,30 ).

 Il suo legame con il culto

Dopo aver sperimentato la bontà di Dio, l'israelita si presentò davanti a Dio per adorarlo, e in quell'occasione diede anche la decima ( Deuteronomio 26,12-15 ).

Decima nel resto dell'Antico Testamento

Nella vita dei patriarchi

Abramo e Giacobbe, molto prima della legge e senza essere vincolati ad alcun formale comando divino, offrirono le decime: Abramo diede a Melchisedec la decima di "tutto" ( Genesi 14,20 ) e Giacobbe promise a Dio di pagargli la decima al voto di Betel ( Genesi 28.22 ). Con questo gesto simboleggiavano il dono dei loro beni al Dio che li benediceva.


Sotto Ezechia e Neemia, il popolo di Dio portò volontariamente abbondanti decime (2 Cronache 31:5-6; Neemia 10:37-38 ). Un risveglio, inizialmente spirituale, tocca anche gli aspetti più concreti della vita!

Alla fine dell'Antico Testamento

Al contrario, ai giorni di Malachia, il popolo frustrava Dio con una liberalità ristretta, che era solo un atto di avidità ( Malachia 3,8 ). Dio poi ha incoraggiato il popolo a “metterlo alla prova”: se il popolo riponeva la sua fiducia in lui, Dio avrebbe mantenuto la sua parola e gli avrebbe dato risorse in abbondanza.



Quando esaminiamo le menzioni della decima nel Nuovo Testamento, scopriamo che si riferiscono a persone che vivono sotto la legge o prima del dare la legge. Il cristiano non è più sotto la legge e non ha l'obbligo di dare il 10% del suo reddito. Il Nuovo Testamento non menziona mai la decima come un imperativo . Tuttavia, i versetti di Antico Testamento sopra citati danno utili lezioni, confermate da versetti espliciti del Nuovo Testamento:
– è legittimo che coloro che si dedicano al servizio di Dio, come gli antichi Leviti, siano sostenuti da doni volontari e NON DA DECIMEGalati 6,6 );
– lo stato del cuore dei donatori è essenziale: deve essere segnato dalla spontaneità e dalla gioia, e andare di pari passo con un impegno personale (2 Corinzi 8 );
– il dono sia proporzionato alla benedizione ricevuta (2 Corinzi 9 );
– il culto spirituale si accompagna alla generosità materiale ( Ebrei 13,15-16 );
– mettere da parte, in vista di dare il momento giusto, deve essere un esercizio quotidiano del cuore ( 1 Corinzi 16,1-3 ).

Così, nel periodo di grazia, la decima è sostituita da un principio più alto: non è la decima, ma la totalità dei nostri beni e delle nostre entrate che appartengono a Dio. Ed è lui stesso che ci dice come e in quale proporzione condividerli. Gesù conferma il pensiero della vita di fede che si trova tra i leviti nell'AT: in contrasto con le vie dei farisei ( Luca 21,1-4 ), mette in luce il dono della vedova, che, in un certo senso, si dona se stessa a Dio e mostra così di fare affidamento esclusivamente su di lui. La nostra sopravvivenza non si basa su ciò che abbiamo: "La vita dell'uomo non dipende dai suoi beni, anche se ha abbondanza" ( Luca 12:15) — ma su Dio — «il mio Dio provvederà a tutte le vostre necessità secondo la sua ricchezza in gloria in Cristo Gesù» ( Filippesi 4,19 ).

L'apostolo Paolo sviluppa il tema della carità e delle collette quando scrive ai Corinzi ( 2 Corinzi 8-9 ). Per stimolare il loro amore verso i fratelli e le sorelle bisognosi, dà loro l'esempio delle assemblee della Macedonia: nonostante le difficoltà, si sono mostrati molto generosi ( 2 Corinzi 8,2 ). Qual era il loro segreto? I credenti macedoni si erano «dati prima se stessi al Signore» ( 2 Corinzi 8,5), per amore di lui. Per Dio, il valore di ogni dono dipende dal modo in cui viene donato e dallo stato del nostro cuore. Non si tratta quindi più per noi di dare una piccola percentuale di ciò che è nelle nostre mani, ma di dare tutto il nostro essere.

Conclusione

In conclusione, ricordiamo che la decima è una vecchia regola del patto, che non è più letteralmente in vigore. Più grande è il principio del Nuovo Testamento: Dio vuole che ci diamo interamente a Lui, corpo, anima, spirito, beni, tempo, ecc. — e non solo il 10%, per tenerne gelosamente il 90% per noi stessi! Dio ci mostrerà, quindi, come allocare le nostre risorse, qualunque esse siano. Per saperlo è necessario essere in relazione con Dio e vivere di fede. Una visione lassista della vita spingerà il cristiano a considerare irrilevante questo argomento ea trascurare un necessario esercizio di fede quanto all'equa distribuzione delle sue risorse. al contrario, una visione legalistica della vita farebbe cadere l'esercizio della fede e applicherebbe rigidamente la regola del 10%.

Forse la decima può essere considerata come un'indicazione umana di proporzione; potrebbe aiutare alcuni a fissare un obiettivo per la loro liberalità, adattandolo saggiamente a ogni situazione e applicandolo senza spirito di legalismo. La chiave qui, come in tutti gli ambiti della vita cristiana, è un rapporto di dipendenza da Dio. Non dimentichiamo che un giorno il Signore ci chiederà di rendere conto dell'uso che abbiamo fatto di ciò che ci ha messo nelle mani ( Matteo 25,14.19 ) . Sai come Dio ti chiede di gestire le risorse che ti ha dato?


 Oltre alla decima obbligatoria, l'israelita offriva anche generosamente, secondo il suo cuore: sacrifici di pace, olocausti, materiali per la costruzione del tabernacolo o del tempio, ecc. Dall'Antico Testamento è presente il nesso tra la consacrazione della persona e il dono dei beni materiali (1 Cronache 29 ).
 Le uniche citazioni della decima riguardano :

 1° l'esempio storico di Abramo ( Ebrei 7,2-9 ) e 2° le pratiche superbe dei farisei ( Matteo 23,23 ; Luca 11,42 ; 18,12).



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